I lettori italiani intervistano Sophie Jomain

02 Maggio 2016

Carissimi lettori, sappiamo che state fremendo all’idea di poter finalmente leggere le risposte che Sophie Jomain ha dato alle domande che le avete lasciato in occasione del concorso in cui abbiamo messo in palio una copia con dedica di Vertigine, primo romanzo della serie urban fantasy francese più amata in europa!

Le vostre bellissime domande sono state davvero molto apprezzate dalla nostra Sophie, che ha scelto (con grande fatica) la sua preferita a cui assegnare la copia con autografo. Per scoprire chi è il fortunato lettore che potrà stringere tra le mani Vertigine, non vi resta che leggere l’intervista fino in fondo! Vogliamo precisare che, anche se in questa intervista alcune domande sono state tagliate per questioni di spazio, Sophie Jomain ha letto per intero tutto ciò che avete scritto!

 

Rosa Forte“Di notte e sotto la pioggia battente li distinguevo appena, ma sapevo che avrei assistito a una violenza senza precedenti. In piedi, l’uno di fronte all’altro, erano pronti ad affrontarsi. Per me.”
Ciao Sophie,credo che in queste parole lei abbia racchiuso un pezzettino d’Italia e il momento in cui è nato l’intero mondo di “Le stelle di Noss Head”. Volevo chiederle, quante e quali altre scene sono nate inizialmente sullo sfondo italiano e poi trasportate in Scozia? Cordiali saluti!

Sophie: Sì è stato senza dubbio il mare dell’Italia che mi ha ispirata. Ero in vacanza a Leivi, vicino a Genova. Pioveva e sono andata a cercare un libro in libreria. Il famoso Twilight di cui non avevo mai sentito parlare. Dopo la lettura ho avuto, anch’io, la voglia di scrivere un libro di quel genere. Tutto è cominciato così! Per cui molte scene sono state ambientate in Italia, nella mia immaginazione, per poi essere trasposte in Scozia! Elencarle tutte sarebbe impossibile.

 

Giusy P: Ecco la mia domanda: per quale motivo un lettore dovrebbe leggere proprio il suo libro? Cos’ha che lo distingue dagli altri?

Sophie: Nessuna motivazione, se non è un suo desiderio. Il mio libro non è migliore di un altro, credo che la vera domanda sia: cosa ho voglia di leggere?

 

Rosaria Curatolo: “Qual è il libro che ti ha fatto innamorare del genere fantasy e cosa ti ha spinto a scriverne una serie?”. Non vedo l’ora di leggerlo.

Sophie: Twilight! La mia prima incursione nel genere fantastico young adult.

 

Leryn Dauntless Portrait: Vorrei chiedere a Sophie Jomain quando, nel corso della sua vita, ha deciso di diventare una scrittrice.
Io, ad esempio, fino ai diciotto anni desideravo studiare Veterinaria ed adesso mi sto laureando in Storia dell’arte.

Sophie: Era l’estate del 2009, in Italia per l’appunto. Prima di quel momento, non mi era mai venuta l’idea di scrivere quello che poi è stato. Non mi pento di nulla ovviamente.

 

Irene De Marzo: Io, invece, vorrei sapere la prima cosa che ha fatto quando ha saputo che il suo libro sarebbe stato pubblicato e se c’è qualche canzone/gruppo/cantante/genere musicale in particolare che ascoltava durante la stesura di Vertigine.

Sophie: La prima cosa che ho fatto quando ho scoperto che il mio libro sarebbe stato pubblicato nel luogo in cui inizialmente ho ambientato le scene più suggestive della storia? Ho urlato di gioia!
E sì, certo, ascolto sempre musica quando scrivo. Ho ascoltato in loop Keane scrivendo Vertigine. Non so per quale motivo, ma ci ho trovato l’ispirazione di cui avevo bisogno. Leith e Hannah sono disegnati perfettamente nello spirito che avevo ascoltando Keane.

 

Michela Martorelli: Perché un lupo mannaro? C’è qualcosa in te che come Hannah è attratta da queste creature?

Sophie: Tutt’altro! In verità, non mi sono mai interessata agli universi fantastici prima di leggere Twilight, ma i lupi mannari mi hanno conquistata. Non saprei dire il perché. Può essere che avessi più cose da dire in riferimento alla loro mitologia? Può essere che inconsciamente i lupi mannari mi spaventassero quando ero piccola e allora ho deciso di dargli un’altra immagine? Veramente non lo so…

 

Alice Biolcati: Se dovessero opzionare i libri per una trasposizione, preferirebbe un film oppure una serie televisiva?

Sophie: Non saprei, mi piacerebbero entrambe le cose! Incrociamo le dita!

 

Alice Biolcati: Nel partecipare alla sceneggiatura, sarebbe accomodante a eventuali cambiamenti oppure preferirebbe la massima aderenza alla sua opera? Che attori vedrebbe bene nel ruolo dei suoi personaggi?

Sophie: Penso che sarei accomodante, ma allo stesso tempo non mi piacerebbe che si allontanassero dall’essenza della storia, dalle emozioni trascritte e dai paesaggi. Per gli attori, LainYa gli ha dedicato un articolo che puoi leggere sul sito.

 

Alice Biolcati: In quanto scrittrice, hai un metodo preciso per scrivere? Segui una scaletta oppure l’ispirazione ti porta a scrivere momenti che poi “incastri” tra loro? E c’è una parte che ritieni più difficile da scrivere?

Sophie: Sì, seguo una trama precisa e non so scrivere un libro a caso. Devo conoscere in anticipo l’inizio e la fine! Mi prendo il mio tempo, leggo e rileggo ancora, fino a che non sono perfettamente soddisfatta. E mordicchio degli stuzzicadenti mentre scrivo, è il mio tic.

 

Sarah: Ciao Sophie! Colgo questa stupenda opportunità per porti una delle mie tante domande.
Mi piacerebbe sapere se per i personaggi del tuo libro ti sei ispirata a qualcuno in particolare nella realtà o semplicemente sono nati così nella tua immaginazione.

Sophie: Sì, ogni personaggio rappresenta un po’ le persone a me vicine. Mi sono ispirata a loro. Il padre di Hannah, è il mio. Leith, è mio fratello, la nonna cieca di Hannah è mia nonna, etc…

 

Chiara Maggioni: C’è un luogo, o un momento particolare della giornata, in cui preferisci scrivere perché sei più ispirata?”

 Sophie: Scrivo ovunque e in qualsiasi momento! Ma confesso di preferire il pomeriggio e la sera. La notte, a volte, quando tutto è silenzioso e sono molto indietro.

 

Daniela Bellisano: Ciaoo Sophie!!! Innanzitutto un grande in bocca al lupo per la tua saga che tra tante nel campo urban fantasy spicca notevolmente e mi ha colpito all’istante la trama.

Sophie: Grazie!

 

Daniela Bellisano: Di domande ne avrei tantissime ma da aspirante autrice ti chiedo, anche se ti potrà sembrare una domanda un po’ strana: “Quanto la natura e i sui abitanti ispirano i tuoi romanzi?”

Sophie: Mi ispira tutto in realtà. Le persone, i paesaggi, i discorsi che sento. Un esempio. Un giorno ho visto un uccellino in difficoltà sulla strada, dieci minuti dopo avevo in testa i paesaggi del mio libro “Cherche jeune femme avisée”, una commedia sentimentale che ho scritto.

 

Elysa: Ciao Sophie, per prima cosa voglio dirti che il tuo nome è meraviglioso. Se un giorno dovessi avere una bimba questo sarebbe il nome che sceglierei, per il momento sto tentando di convincere la mia migliore amica che a breve diventerà mamma di chiamare il suo gioiello così. Per quanto riguarda una domanda, vorrei domandarti qual’è stato il momento in cui hai capito di avere il dono della scrittura??? E se qualche volta hai pensato di mollare tutto convinta che non saresti mai arrivata dove sei adesso…

Sophie: Oh grazie! Ma attenzione, le Sophie sono monelle. Era il 2009, quindi avevo 34 anni e mai avrei immaginato sarebbe andata così bene. Non pensavo al successo, non pensavo che sarei stata letta, pubblicata, e ancor meno che questo potesse succedere in Italia. È tutto semplicemente straordinario, perché non avevo mai immaginato che un giorno sarei stata una scrittrice.

 

Jiujiuk7: ciao Sophie! Mi chiedevo se sei stata tu a scegliere la cover italiana o se hai contribuito alla scelta. E, inoltre, volevo chiederti se il titolo italiano è stato scelto per una tua richiesta.

Sophie: Mi è capitato di scegliere delle cover per alcune mie pubblicazioni, ma dipende dall’editore. In questo caso ho lasciato tutto nelle mani della LainYa, che ha fatto delle scelte strepitose!

 

Nic99: Ciao Sophie! Sono davvero estasiato all’idea di poterti porre una domanda perché ho letto e amato il tuo romanzo. Molti autori, in varie interviste, riferiscono che spesso sono i protagonisti di un romanzo a costruire la propria storia e non l’autore stesso. Ecco la mia domanda e proprio questa: anche i personaggi della tua serie hanno costruito la propria storia da soli? Se sì, c’è qualcosa che proprio non sopporti delle loro scelte?

Sophie: Oh sì! I personaggi fanno sempre quello che vogliono! A volte è fastidioso scrivere cose che non avevamo previsto, ma alla fine è molto meglio così. Questa è la prova che i libri sono vivi! Hannah, per esempio, può avere davvero un caratteraccio a volte e Leith… è impossibile e vorrei dirgliene quattro, ma li amo comunque!

 

Lesy Diamonds: Ciao Sophie! Sarò breve, la mia domanda è: “Quanto è importante l’amore nei tuoi scritti e nella tua vita?”

Sophie: Che bella domanda! L’amore è il motore della mia vita, ed è per questo che non posso considerare di scrivere un libro senza metterci dentro molto amore. L’amore, è un po’ quello che desideriamo tutti, quindi quando si legge una storia, dev’essere la da qualche parte, è importante.

 

Un messaggio dall’autrice e proclamazione del vincitore

Grazie a tutti per le vostre domande, i vostri complimenti, i vostri auguri e il modo in cui avete accolto i miei libri in Italia. Che gioia per me, che emozione! Grazie, grazie grazie! Scegliere la domanda più bella non è stato facile, avrei preferito assegnare una copia firmata a ognuno di voi, ma siccome non è possibile e siccome l’amore è tutto per me, scelgo la domanda di Lesy Diamonds!
Vi abbraccio forte, Sophie.

 

Cara Lesy, scrivici in privato <[email protected]> il tuo indirizzo, così potremo spedirti la copia firmata!